A. Calderani Consigliere Commissione Albo degli Odontoiatri di Pisa

Mi è stato chiesto di scrivere questo articolo sul mio ultimo viaggio a Betlemme, ormai il quinto, per andare a collaborare a tenere attivo un piccolo, ma comunque abbastanza ben attrezzato studio dentistico situato all’interno di una struttura gestita da Suore Vincenziane e denominata Crèche.

Tramonto con la moschea situata davanti alla chiesa della natività

La Crèche ospita bambini dagli zero a sei anni orfani o condotti lì dai servizi sociali per allontanarli da famiglie devastate, da genitori troppo problematici o malati. Ogni bambino rappresenta un caso particolare, ha sempre una difficile storia alle spalle. Suor Sophie, assumendosi la responsabilità della Crèche, si è trovata alle prese con tutti i problemi di questi bambini. Certo, come infermiera ci sapeva fare, ed ecco che con il suo arrivo le malattie che affliggevano un gran numero di questi piccoli sono state debellate grazie ad un’igiene scrupolosa, alla ristrutturazione degli ambienti, ad una dieta più equilibrata. Dall’ospedale, incuriositi, i medici telefonavano: “come mai non ricoverate più da noi i Vostri bambini?” si sorprendevano sentendosi dire che la prevenzione stava sconfiggendo un po’ per volta le patologie infantili. Tutto questo però a Suor Sophie non bastava: si era resa conto in fretta dei gravi ritardi nel linguaggio e nella deambulazione, dell’aggressività dei suoi piccoli, della loro incapacità di attenzione e di concentrazione. Bisognava provvedere senza perdere tempo! Nasceva così il progetto pedagogico di Suor Sophie, un progetto ancora in auge ma che nella sua mente si stava strutturando sempre più chiaramente, mentre i problemi economici che si trovava ad affrontare quotidianamente e la sempre difficile situazione palestinese sembravano volerla scoraggiare. Però Suor Sophie amava i suoi bambini e non si poteva arrendere.

Per motivi di età da circa 4 anni suor Sophie ha dovuto lasciare il suo incarico ed è oggi sostituita da suor Denise che insieme alla grande collaborazione di un suora italiana, suor Maria Mastino e ad altre sorelle con molta energia sta degnamente portando avanti la struttura che attualmente ospita circa 50 bambini in maniera continuativa (circa 10 sono lattanti) e 80 vengono ospitati nelle ore diurne.

Nel 2007 iniziò un servizio di assistenza odontoiatrica con il contributo dell’Unitalsi e di un piccolo gruppo di odontoiatri italiani, gruppo che è mano a mano aumentato ed è oggi composto da 15 odontoiatri provenienti da varie regioni.

Visita di uno studente dell’Istituto dei Salesiani

Con suor Denise il Dr. Mauro Giacomi di Fiuggi, in rappresentanza del gruppo*, ha stipulato un accordo per il quale ognuno dei professionisti presta la propria opera  per circa 2 settimane ogni anno a favore dei bambini dell’istituto, degli studenti della scuola di avviamento professionale gestito dai Padri Salesiani e soprattutto a quelle persone, segnalate dal servizio di assistenti sociali presente nella struttura, che versano in condizioni  di indigenza..

Spesso mi viene chiesto cosa mi ha spinto ad andarvi.

I motivi sono stati molti ma è stato determinante il vivere un episodio che mi è sembrato una “chiamata”:

dopo tante insistenze di mia moglie, anch’essa medico, nel 2008 vinsi le mie paure (lasciavamo a casa due figli ancora studenti) e ci aggregammo ad una comitiva di Pontedera che andava in pellegrinaggio in Terra Santa; della comitiva faceva anche parte il Vescovo Vasco Bertelli che, mentre eravamo in visita al Baby Hospital situato molto vicino al “muro” alla periferia di Betlemme, disse che ci avrebbe momentaneamente lasciato per andare a trovare una persona. Mia moglie mi guardò e mi chiese di accompagnarlo e anche se molto contrariato in quanto avrei voluto visitare l’ospedale e soprattutto perché intimorito dal dover addentrarci col buio e da soli nel centro di una città che non conoscevo non seppi dire di no.

Arrivati a destinazione fummo accolti da Suor Sophie, piccola di statura ma dotata di grande energia. Io ancora non sapevo dove e perché eravamo andati in quel posto e grande fu la sorpresa quando mi vidi attorniato da un nugolo di bambini che volevano tutti essere presi in braccio, che ti sorridevano e sembrava ti chiedessero di avere anche se per pochi minuti l’attenzione di una figura paterna; allo stupore si sovrappose la commozione quando fui condotto davanti a molte piccole culle di lattanti.

Dopolavoro

Culle dei lattanti

Suor Sophie ci disse che alcune volte venivano portati direttamente all’istituto, ma nella maggior parte dei casi trovati abbandonati magari con accanto il loro biberon pieno di latte.

La visita però non aveva ancora finito di riservarmi delle sorprese infatti fui condotto davanti ad un piccolo edificio dove era stato realizzato uno studio dentistico ove andavano ad operare come volontari alcuni odontoiatri italiani per curare i bambini e la popolazione locale di tutte le religioni che si trovava in difficoltà socio-economiche.

Camerata dei bambini più grandi

Da tempo maturavo il desiderio di effettuare del volontariato e dentro di me quell’esperienza forte e del tutto casuale prese i connotati di una “chiamata” per  cui pensai subito che avrei dovuto anch’io tornarvi non più come turista ma a dare anche il mio contributo professionale.

L’esperienza avuta in questi anni è stata bellissima non tanto per la quantità e la qualità delle cure prestate quanto per i contatti umani avuti con i bambini dell’istituto, con le persone del luogo ed anche con dei giovani colleghi locali che hanno iniziato a lavorare in maniera continuativa nello studio e che abbiamo cercato di far crescere professionalmente.

Ad ogni mio ritorno, quando cerco di fare un bilancio del viaggio, quasi sempre sento che quello che ho ricevuto a livello umano è stato superiore a quanto sono riuscito a dare e mi chiedo se la mia opera sia veramente efficace. Sicuramente potrei fare molto di più ma mi conforta un pensiero di Maria Fontaine:

“se ti poni degli obiettivi, può darsi che tu non li raggiunga, ma sarai andato molto più in là di quanto avresti fatto se non te li fossi posti”.

*Coloro che volessero entrare a far parte del gruppo degli odontoiatri volontari o che comunque fossero interessati ad avere più dettagli sull’attività svolta alla Crèche possono trovare foto, filmati ed articoli su internet alle voci “Dentisti volontari in Palestina” o “Crèche di Betlemme”.