E. Giorgi, T. Bocci, M. Santin, M. Bortolotta,

C. Pecori, S. Tognazzi, F. Sartucci

Neurologia Universitaria, AOUP

Dall’11 al 16 Marzo u.s., si è svolta a Tirrenia, al Grand Hotel Continental, la XII Edizione del Corso Residenziale in “Elettroencefalografia e Tecniche Correlate”, promosso dalla SINC (Società Italiana di Neurofisiologia Clinica) in collaborazione con l’AITN (Associazione Italiana Tecnici di Neurofisiopatologia).

L’organizzazione, è stata curata dal Prof. Ferdinando Sartucci, del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa, presidente del corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia all’Università di Pisa e responsabile della Sezione Dipartimentale Neurologia di Cisanello dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.

Il corso, a numero chiuso, di tipo residenziale, appuntamento tradizionale della neurologia pisana, ha riscosso, come sempre, un grosso successo a testimonianza della validità dell’iniziativa. Esso si è avvalso del contributo dei più insigni esperti, a livello nazionale ed internazionale, nel settore dell’elettroencefalografia e delle tecniche ad essa correlate, e ha visto la partecipazione di specialisti in neurologia, neurofisiopatologia, neuropsichiatria infantile, neurochirurgia, anestesia e rianimazione, e professionisti, come i tecnici di neurofisiopatologia, che utilizzano, nella pratica quotidiana, tali metodiche strumentali nella diagnosi, nel trattamento e nel recupero dei pazienti con patologie neurologiche, sia acute che croniche.

La finalità del corso è quella di fornire una preparazione di base teorico-pratica ed altamente professionalizzante, oltre ad un “update” nell’ambito della Neurofisiopatologia, disciplina in perenne evoluzione ed in cui gli aggiornamenti tecnologici si susseguono vorticosamente, e che, nonostante l’avvento di innovative tecniche di esplorazione del sistema nervoso centrale, quali la TC, la RM, la SPECT e la PET, continua a mantenere un ruolo insostituibile nell’attività clinico-diagnostica e di ricerca neurologica neurologica.

L’affidamento alle neuroscienze pisane, da ormai 12 anni, dell’iniziativa da parte delle assisi scientifiche neurologiche nazionali, prova la validità e le competenze professionali locali raggiunte nelle diverse branche della neurofisiopatologia clinica da parte degli operatori sanitari, medici e tecnici del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Universitario Ospedaliera Pisana.

Caratteristiche dell’evento, la didattica teorica, tramite lezioni frontali tenute da illustri ricercatori ed eminenti personalità, e la pratica con esercitazioni interattive tramite tutor, che garantiscono ai partecipanti una “full immersion” nella disciplina.

I temi affrontati in questa edizione, sono stati le applicazioni clinico-diagnostiche dei classici strumenti appartenenti alla disciplina neurofisiologica in tutta la diagnostica neurologica ed in particolare nelle urgenze-emergenze neurologiche, nel monitoraggio intra-operatorio, in terapia intensiva, nella valutazione degli stati di coscienza, nel dolore neuropatico, nei processi cognitivi, nella neuro modulazione e nell’integrazione tra neuroimmagini e metodiche elettrofisiologiche.

L’evento ha visto, dopo il saluto delle autorità e la presentazione del Corso, l’avvicendarsi di personalità leader; elencarle tutte sarebbe un difficile esercizio con il rischio di dimenticare qualcuno; è preferibile menzionare i temi sviluppati: il sonno, le basi dei segnali elettroencefalografici, i quadri nel neonato e nell’adulto. Particolare attenzione hanno ricevuto il valore attuale dell’esame elettroencefalografico quale insostituibile strumento in un’epoca in cui le tecniche di neuroimaging (TC e RM) si sono imposte nella pratica medica, sottolineandone il valore diagnostico e prognostico soprattutto nel neonato, nelle emergenze neurologiche e nella valutazione, associato alla Video-EEG, delle patologie epilettiche e dei disturbi del sonno. Si sono, poi, susseguite sessioni sugli aspetti tecnico-strumentali della registrazione dei potenziali evocati, acustici, vestibolari, somatosensoriali, visivi e motori, e sul loro ruolo sempre più indispensabile nel monitoraggio intraoperatorio, negli stati di coma e nelle urgenze neurologiche.

Tra gli altri argomenti hanno avuto un ruolo di spicco l’utilizzo, sia nella routine che nell’urgenza, dell’Elettromiografia, dell’Elettroneurografia e delle metodiche ultrasonografiche, sia in campo neurovascolare che in quello  neuromuscolare, sia per le lesioni traumatiche dei tronchi nervosi che da intrappolamento. Ruolo di rilievo ha avuto, in particolare, l’eco dei tronchi nervosi, strumento d’ indagine neurofisiologica emerso negli ultimissimi anni e ed entrato prepotentemente nella pratica clinica come indagine essenziale nello studio delle patologie neuromuscolari; da segnalare che tale attività è decollata presso la Sezione Dipartimentale di Cisanello.

Di particolare significato scientifico, le lezioni didattiche sulle metodiche di neurostimolazione e neuromodulazione, quali la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS) e la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS), nuovi strumenti di ricerca e, in alcuni casi, terapeutico con tutte le loro applicazioni, destinate in un prossimo futuro a sostituire gran parte delle indicazioni delle tecniche invasive, secondo l’opinione dei maggiori esperti a livello internazionale.

Modalità di esecuzione

Altro aspetto trattato, di estrema attualità, quello relativo alle problematiche ed  alle norme circa le modalità tecniche di accertamento della morte cerebrale, tramite l’ utilizzo delle più recenti indagini elettrofisiologiche, discusso dal Prof. Ferdinando Sartucci, insieme ai coma ed agli altri disturbi di coscienza, un fardello sanitario in continua cresciota nella società moderna.

Ampio spazio è stato concesso al monitoraggio intra-operatorio in corso di interventi neurochirurgici a carico sia delle strutture encefaliche che rachidee, oltre che delle metodiche di stimolazione cerebrale profonda, nei disordini del movimento, nel dolore, nella chirurgia dell’epilessia.

Monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio

Anche gli avanzamento tecnologici-strumentali di più recente introduzione sono stati illustrati e discussi, con particolare polarizzazione sulle neuroimmagini a campo magnetico elevato.

Il Comitato scientifico e i massimi rappresentanti della SINC hanno garantito il livello scientifico, culturale ed organizzativo dell’evento fortemente sostenuto dal Prof. Sartucci. Dal corso è emersa dunque l’imprescindibilità dell’utilizzo delle metodiche neurofisiopatologiche come strumento clinico-diagnostico, che si affianca alle nuove indagini nella diagnosi e nel follow-up delle patologie neurologiche sia acute che croniche. Per le prossime edizioni, la speranza è quella di veder crescere ulteriormente la qualità dell’iniziativa e l’ implementarsi vicendevole di tali metodiche con quelle tradizionali, imprescindibili guida e riferimento, e le neuroimmagini, con conseguenti avanzamenti sulle strategie diagnostiche e terapeutiche attualmente in uso.