
Giuseppe Figlini, Direttore Responsabile
Sarà senz’altro un anno importante, quello che è appena agli inizi, per la qualità dell’organizzazione sanitaria. Mai come oggi, infatti, dopo 35 anni di Riforma Sanitaria, si avverte pressante l’esigenza di dare una visione più uniforme e funzionale al settore, adeguata alle nuove esigenze della tutela della salute.
Rispetto al 1978 molte cose sono infatti cambiate, soprattutto i parametri finanziari in cui ci si deve muovere, sia da parte delle istituzioni, sia delle famiglie, la cronicizzazione di tante patologie legate anche all’aumento della vita media, in sostanza un mondo nemmeno confrontabile con quel passato.
Ed ecco dunque disegnato il nuovo percorso. Ospedale e territorio, due pilastri fondamentali fino ad ora paralleli, dovranno agire in totale sinergia, in pratica due anime in un corpo. I primi, impostati sul moderno concetto dell’intensità di cure, il secondo con la razionalizzazione delle risorse per fornire compatto tutto quanto serve a sostenere l’utente nella continuità assistenziale.
Un progetto quindi quanto mai ambizioso che vede la Toscana già all’avanguardia nel percorso innovativo e Pisa, con le proprie esperienze e capacità, pioniere di una riforma molto più radicale di quanto si possa immaginare.
Centrale, in tutto ciò, è e sarà la figura del medico, chiamato ad un impegno propositivo, operativo e d’esempio di grande spessore, forte dei principi su cui sempre ha basato propria missione. E’ dunque questo messaggio un richiamo volutamente destinato a lasciare traccia nelle coscienze e nelle menti di tutti noi. Se vogliamo migliorare la tutela della salute, ora è il momento di dimostrarlo nei fatti.
Che ognuno faccia la sua parte. Il cittadino aspetta una risposta matura e consapevole.
Insieme, verso un futuro migliore, possiamo farcela.