
Giuseppe Figlini, Direttore Responsabile
O cambiamo – ed alla svelta – oppure siamo all’inizio della fine. Stiamo andando in direzione sbagliata, opposta a quella razionale e del buon senso e pochi dimostrano purtroppo di accorgersene.
Lo Stato continua a tagliare i fondi alle Regioni e la Toscana prosegue nel programma di costruire nuovi, piccoli ospedali. Lo stesso dicasi, a livello di spesa, per le Società della Salute. Ci sono città, in Europa, con milioni d’abitanti, pari all’intera regione ed un solo, grande, polivalente ospedale. E noi, rischiamo, giorno dopo giorno, di perdere l’ultimo treno utile verso l’Europa della Salute.
E la tendenza a tagliare fa crescere progressivamente il pericolo più grave: senza soldi la gente non si cura come vorrebbe. Se i L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza) diminuiranno ancora il cittadino che potrà si rivolgerà ai privati, altrimenti ci si affiderà alla clemenza del destino.
Meno soldi, vuol dire al contempo meno strumentazione, quindi più lunghe liste d’attesa e dunque criticità si aggiungeranno a criticità. Potersi curare diverrà praticamente un optional, un drammatico interrogativo: un farmaco salva – vita, una risonanza magnetica oppure un pacco di pasta. Inutile fare ironia: già l’anno prossimo anche la Toscana potrebbe rischiare il commissariamento, bloccando di fatto ogni iniziativa al miglioramento della tutela della salute. Fra l’altro, caleranno i posti – letto. Si parla di duemila unità, una mazzata tremenda che ridurrà soprattutto la qualità dell’assistenza. Ma noi continueremo a costruire nuovi ospedali e chiudere posti letto in quelli già esistenti. Con cosa li attrezzeremo?
Cari colleghi, come Ordine, lanciamo ancora una volta un forte grido d’allarme, consapevoli che la nostra esperienza possa rappresentare un volano capace di farci ascoltare, sperando però che non si facciano orecchie da mercante. Non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire. La barca della salute fa acqua, la falla s’allarga, lo constatiamo sulla nostra pelle ogni giorno, ma a noi viene consentito di toglierla soltanto con il secchiello, nell’illusione di svuotarla. La speranza è che qualcuno ci lanci un salvagente, prima che sia troppo tardi. Ma chi?