
Giuseppe Figlini, Direttore Responsabile
Precursori nel 1970, quando vennero create le Regioni, innovativi oggi. Le ragioni d’una gestione di qualità nel settore sanitario hanno radici lontane in Toscana, ma l’albero della salute appare ancora ben saldo al cittadino ed alla sua domanda di salute.
Qualcuno ha cioè visto molto avanti nel tempo i mutamenti sociali e ne ha gettato le basi organizzative. Ora si raccolgono i frutti di quelle scelte coraggiose e si propongono al contempo continui mutamenti, capaci di adattare la risposta istituzionale alle diversificate esigenze dell’utenza. Una “rete” dunque funzionale e pragmatica, dove pubblico e privato s’intrecciano appunto “a rete”, consapevoli che soltanto da un razionale amalgama possano scaturire le soluzioni più positive.
Ed in questo lungo, non certo facile, cammino di oltre quarant’anni, le varie componenti hanno avuto un proprio ruolo capace di portare acqua al grande mare della salute. Ciascuno con un singolo percorso che si è mosso, giorno dopo giorno, fra le infinite asperità del terreno, ma continuo e costante nell’ingrossarsi dalla sorgente, al ruscello, al torrente ed al fiume.
Parte importante in tutto ciò, l’ha svolta senz’altro la classe medica, nel suo sistema gerarchico ed operativo, con la partecipazione fattiva degli Ordini professionali. Pisa, alla pari di altri, ha fatto la propria parte, costruendo mattone dopo mattone, la casa della salute, certa che la stabilità individuale e collettiva della società avrebbe potuto crescere e svilupparsi, unicamente se ciascuno avesse svolto i compiti assegnatigli. E così è stato. Non siamo noi a dirlo, ce ne guarderemo bene perché non è nel nostro stile lodarci, ma in tal modo parlano chiaramente le testimonianze di chi ha condiviso il lavoro di gruppo.
Non vogliamo però fermarci e sdraiarci sugli allori. Non avrebbe alcun senso. Ci attendono invece altre sfide, ancor più delicate ma non per questo meno stimolanti. Confermiamo dunque il nostro impegno, consci delle forze disponibili, ma soprattutto della chiara e trasparente volontà di lavorare insieme per il benessere del cittadino. La stessa Riforma Sanitaria, che oggi compie trentaquattro anni, ebbe a definire la tutela della salute, come un diritto del cittadino ed allo stesso tempo un dovere dello Stato. E noi, medici, a garanzia, ne rappresentiamo nello specifico un asse portante. Ecco perché ieri, come oggi ed alla pari domani, saremo sempre in prima linea per mantenere quanto stabilito quel giorno dal nostro Parlamento, massima espressione della libera volontà popolare.