Alice Sanpaolesi de Falena
Dottore Commercialista Revisore Contabile
La fattura elettronica si avvicina, dal primo gennaio 2019 sarà obbligatoria per tutti coloro che hanno una partita IVA ad esclusione dei soggetti che sono nel regime dei forfetari o sono soggetti non residenti.
Ma la data più “stringente” è quella del primo luglio data a partire dalla quale il rifornimento di carburante per poter essere detraibile, dovrà avvenire attraverso un metodo di pagamento “tracciato” ovvero tramite carta di credito/debito o prepagata ma soprattutto momento nel quale la vecchia “carta carburante” andrà in pensione per essere sostituita dalla “new entry” fattura elettronica. Per prima cosa si deve dire che la nuova fattura elettronica non ha la consistenza del vecchio “pdf” ma bensì è un tracciato XML e senza volersi addentrare nei meandri dell’informatica, è sufficiente sapere che detto tracciato XML è immodificabile e necessita di un apposito programma di lettura per essere aperto (il visualizzatore sarà disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate). Oltre alla nuova problematica di “lettura” la fattura elettronica che può essere veicolata tramite pec (posta elettronica certificata) e deve essere spedita tramite lo SDI (Sistema di Interscambio) può essere veicolata tramite pec, e dovrà essere conservata digitalmente a norma per ben dieci anni. Conservare la fattura elettronica implica che colui che la conserva possieda requisiti ben precisi e sia autorizzato a tal fine. Il professionista potrà comunque appoggiarsi ad un provider all’uopo autorizzato e organizzato.
Essendo tempo di dichiarazioni e volendo dare un’occhiata alle istruzioni prima di cimentarsi con l’ingrato compito, coloro che compilano il modello 730 (e non si fidano del tutto dei dati che l’Agenzia metta a disposizione con la dichiarazione “precompilata”) potranno dare una scorsa alle 112 pagine di istruzioni prima di addentrarsi nella compilazione delle 16 pagine da compilare. Mentre i professionisti con partita IVA che vogliono del pari compilare la propria dichiarazione potranno verificare le varie casistiche scorrendo le 300 (proprio 300) pagine di istruzioni e le 42 pagine eventualmente da compilare. A parte ovviamente le istruzioni per gli Studi di Settore (che a breve saranno sostituiti dagli “indicatori di normalità”) le cui istruzioni per la parte generale sono condensate in 43 pagine oltre alle istruzioni dei singoli settori di attività per altre 10 pagine circa, per chi vi è soggetto da sfogliare anche le istruzioni dell’IRAP.
Infine un accenno ad una norma in vigore già da un anno e che è destinata a coloro che sono attualmente residenti all’estero ma intendono trasferire la propria residenza fiscale in Italia ed usufruire di una imposta forfetaria di euro 100.000,00 (qualsiasi sia il reddito milionario da dichiarare). La tassa forfetaria può essere estesa ai familiari ai quali è riservata un’ imposta ancor più favorevole: 25,000,00 euro, e anche in questo caso a prescindere dal quantum da dichiarare. Prima di cogliere la vantaggiosa opportunità è consigliabile presentare all’Agenzia delle Entrate un’istanza di interpello per essere certi di rientrare tra i soggetti ammessi. Occasione imperdibile da non lasciarsi sfuggire: attenzione però perché entro il 30 novembre deve essere versata l’intera imposta.
(Fonte “Il Sole 24 Ore”)