Sintesi dell’articolo di Norberto Maccagno (da Odontoiatria 33 del 03 Gennaio 2019)
La fatturazione elettronica
È un documento informatico, in formato XML, trasmesso per via telematica al Sistema di interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate che dopo averlo verificato e validato, lo invia al destinatario. Solo le fatture emesse in questo formato, validate dal SDI e recapitate, saranno considerate valide. Salvo le esenzioni previste.
Dentisti
Il maxi emendamento proposto in extremis da Governo ha portato sostanziali semplificazione per i dentisti (ma anche per medici e farmacisti) che non dovranno (per tutto il 2019) emettere fattura elettronica per tutte quelle fatture i cui dati andrebbero inviato al Sistema Tessera Sanitaria.
Quindi l’esenzione vale per tutte le fatture emesse nei confronti dei pazienti, compresi per quelli che si oppongono all’invio dei propri dati al STS.
Per loro si dovrà emettere fattura nel formato che già si utilizzava in precedenza.
Per queste non è sarà comunque possibile emettere le fatture anche in formato XML ed inviarle allo SDI, come imposto dal Garante della Privacy. Salvo non si rientri tra i soggetti che possono aderire alla Flat Tax, per tutte le altre tipologie di fatture che il dentista emetterà – per esempio quelle di consulenza verso altri colleghi, verso le società titolari dello studio con cui collaborano, per le consulenze come CTU etc. -, dovranno essere in formato elettronico XML ed inviate al SDI.
Fatture ricevute
Tutti i soggetti con partita Iva (ma anche i privati) riceveranno dai propri fornitori fatture in formato elettronico, salvo questi non siano esonerati dall’emetterla (ad esempio il laboratorio o l’igienista dentale o l’odontoiatra che aderisce alla Flat Tax e che fattura allo studio dentistico).
Tutti i soggetti devono comunicare i propri fornitori dove vorranno che le fatture elettroniche vengono recapitate: in una casella PEC oppure nel gestionale comunicando il codice di destinazione.
Nel caso non comunichiate né casella di PEC o il Codice di Destinazione, la fattura sarà recapitata nel vostro cassetto fiscale nella vostra area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate (Entratel).
I fornitori potranno consegnare, per praticità, al cliente una copia cartacea della fattura emessa ed inviata al SDI.
Conservazione elettronica
La gestione delle fatture elettroniche comporta la necessità di conservare elettronicamente il documento nel tempo, 10 anni (ma anche su questo non sembra vi sia univocità di interpretazione della norma). L’obbligo di conservazione elettronica riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e non anche i registri contabili e fiscali che restano vincolati alle precedenti regole di gestione.
Sanzioni
Per il primo trimestre 2019 non si applicano sanzioni se la fattura è emessa con modalità elettronica entro il termine della liquidazione periodica dell’IVA (mensile o trimestrale).
Nel caso in cui la fattura sarà emessa tardivamente, ma entro il termine della liquidazione IVA del periodo successivo, le sanzioni saranno applicate con riduzione dell’80%.
Dal primo luglio 2019 si avrà la possibilità di trasmettere le fatture elettroniche entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione.